FAVORIRE L’INTEGRAZIONE DEGLI ALUNNI DIVERSAMENTE ABILI

L'inserimento degli alunni diversamente abili nelle sezioni/classi è finalizzato alla loro piena integrazione; la scuola, inoltre, si propone l'obiettivo di consentire a ciascuno il pieno sviluppo delle proprie potenzialità offrendo ogni possibile opportunità formativa.

L'istituzione scolastica presta particolare attenzione alle classi e alle sezioni in cui sono inseriti alunni diversamente abili, sia nella formulazione degli orari, sia nell’ utilizzo delle risorse disponibili (spazi e attrezzature).

Per ciascun alunno, la scuola, in collaborazione con la famiglia e con gli specialisti del servizio territoriale di Età Evolutiva, predispone un apposito "Piano Educativo Individualizzato".(P.E.I.)

Per favorire l'integrazione la scuola si avvale di insegnanti di sostegno e, se necessario, di personale qualificato messo a disposizione dall’IRIFOR e dall’ASL.

Ove possibile e opportuno, la scuola ricorre anche alla collaborazione di personale volontario.

In ogni caso le attività di integrazione riguardano tutta la classe o tutto il gruppo in cui è inserito l'alunno diversamente abile; le attività di tipo individuale sono previste nel P.E.I.

Nell’Istituto funziona un apposito gruppo di lavoro, il gruppo G.L.I. ( formato dai docenti di classe e di sostegno) che si riunisce periodicamente con lo scopo di migliorare l'efficacia degli interventi di integrazione e formazione. Il gruppo predispone, inoltre, progetti per un futuro inserimento sociale ed eventualmente occupazionale,  avvalendosi anche delle risorse finanziarie messe a disposizione dagli Enti Locali e dal Ministero dell’Istruzione nell'ambito della legge n. 104/92.

A partire dall’anno scolastico 2007/08, sono previste attività di coordinamento con scuole in rete, nell’ambito del progetto I.CARE

 

ACCORDO  DI  PROGRAMMA (2012-2015)

 NELLA PROVINCIA DI ROVIGO

TRA

LE AZIENDE ULSS 18 E 19

 

LA DIREZIONE GENERALE SCOLASTICA PER IL VENETO

RAPPRESENTATA DAL DIRIGENTE DELL’ UFFICIO X DI ROVIGO

 

LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE DELLA PROVINCIA DI ROVIGO

 

I PRESIDENTI DELLE CONFERENZE DEI SINDACI DEL POLESINE

 

LA PROVINCIA DI ROVIGO

 

Per

 

L'INTEGRAZIONE SCOLASTICA E SOCIALE DEGLI ALUNNI 

CON DISABILITà

(In applicazione della L.05.02.1992 n.104 ; del D.P.R. 24.02.1994 e successive modificazioni; L.R. 13.04.2001 n.11; L.R. 17.01.2002 n.2; “Linee Guida per l’integrazione scolastica” allegate alla Nota del MIUR del 4 agosto 2009 prot. n. 4274; DPCM 185/2006; DGR 2248 DEL 17/7/2007)

 

 

PREMESSO CHE

 

“ è compito delle Istituzioni Scolastiche promuovere, proteggere e assicurare il pieno ed eguale godimento di tutti i diritti umani e di tutte le libertà fondamentali da parte delle persone con disabilità e di promuovere il rispetto per la loro dignità”

 

Ai sensi della L.104/92 art.3 "… E' persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva, che è causa di difficoltà di apprendimento, di relazione o di integrazione lavorativa e tale da determinare un processo di svantaggio sociale o di emarginazione";

Il DPCM 185 del 23 febbraio 2006 individua modalità e criteri di individuazione dell’alunno come soggetto con disabilità, forme di integrazione e di sostegno a supporto dell’alunno con handicap;

Nel processo di integrazione degli alunni con disabilità psico-fisica-sensoriale  sono coinvolti la famiglia, la scuola e gli enti pubblici e/o convenzionati, secondo le rispettive competenze, come previste dalla normativa vigente;

La scuola esercita attraverso l'assistenza e la vigilanza un'azione educativo-didattica e organizzativa autonoma secondo le disposizioni di cui al D.P.R. 275/99;

Gli EE.LL. (Provincia e Comuni), attraverso gli Assessorati competenti  agiscono coerentemente con le nuove attribuzioni delegate dallo Stato agli EE.LL di cui al D.lgs 112/98 e in applicazione delle Leggi Regionali, n.11/2001 e n. 2/2002;

Le Aziende ULSS 18 e 19 per l'esercizio delle funzioni e delle prestazioni socio-sanitarie relative alla prevenzione, alla diagnosi DGR 2248 del  17/7/2007, alla riabilitazione e all'assistenza ai portatori di disabilità operano in rete con tutte le realtà territoriali di competenza attraverso i propri servizi territoriali e ospedalieri;

Il presente accordo intende definire  i relativi impegni degli Enti e delle Istituzioni coinvolte, relativamente ai tempi, risorse e procedure assumendo le modalità attuative e di indirizzo previste dalla L. 104/92; dalla C.R. 33/93; dal D.P.R. del 24.02.1994 (e successive modificazioni), dal D.lgs 18 agosto 2000 n. 267, dalla L.R. del Veneto 13.04.2001 n. 11 e dalla L.R. del Veneto 17.01.2002, dal DGR 2248 DEL 17/7/2007, n.2; CCNL 2006-2009; dalla L. 328/2000; in coerenza con le “Linee Guida per l’integrazione scolastica” allegate alla Nota del MIUR del 4 agosto 2009 prot. n. 4274

Il presente accordo sviluppa e integra le indicazioni già definite nei precedenti accordi del 1995 e del 2007.

 

 

SI CONVIENE QUANTO SEGUE

 

ART.1

OBIETTIVI

 

Il presente  Accordo di programma si propone di promuovere e attuare,  a livello provinciale, una programmazione coordinata delle iniziative, dei diversi Soggetti, volte allo sviluppo ottimale delle potenzialità dell’alunno in termini di apprendimento, autonomia personale e sociale, anche nell’ottica della realizzazione del Progetto di Vita individuale.

L’Accordo persegue l’obiettivo prioritario di creare oggettive e idonee condizioni ambientali, strutturali e organizzative per promuovere l’integrazione e l’inclusione scolastica e sociale degli allievi.

Pertanto intende:

 

definire gli impegni dei diversi soggetti istituzionali (Aziende ULSS, Scuola, Comuni e Provincia) secondo il criterio della sostenibilità, in un rapporto di collaborazione; confronto e verifica

assicurare alle persone in situazione di disabilità e alle loro famiglie, interventi di sostegno efficaci, continuativi e in linea con gli obiettivi dei piani di Zona;

avviare interventi di orientamento scolastico, post-scolastico e di formazione professionale.

portare a compimento una  rielaborazione degli strumenti  operativi  e di documentazione del percorso di integrazione e di inclusione in ottica I.C.F., sostenuta da idonea formazione degli operatori coinvolti.

 

L'I.C.F., recepito dalla Convenzione delle Nazioni Unite sui Diritti umani per la persona con disabilità, sottolinea che solo attraverso l’ interazione con l’ Ambiente di vita  le persone possono sviluppare la loro piena partecipazione. L’I.C.F.  assume, quindi, il significato di uno strumento scientifico per validare i diritti delle persone con disabilità.

 

 

ART. 2

COMPETENZE

 

COMPETENZE E IMPEGNI DELLA SCUOLA

 

A) Alla articolazione territoriale della Direzione Regionale del Veneto, denominata Ufficio X – Ufficio Scolastico di Rovigo competono:

l'assegnazione degli insegnanti di sostegno dall’UST alle singole Istituzioni Scolastiche, sulla base delle risorse assegnate dalla Direzione Regionale;

la promozione e l'attivazione, a livello provinciale, di progetti, consulenze, programmi formativi, archivi documentali, convegni e collaborazioni con Enti, Associazioni e Centri Specializzati per l'integrazione;

l’attivazione  del Gruppo di Lavoro Interistituzionale, costituito con le finalità previste dall’art 15 L.104/92 e successive modificazioni. In particolare, individua i criteri e definisce gli indicatori per il monitoraggio dell’accordo, monitora la distribuzione sul territorio degli alunni iscritti e delle risorse impiegate, al fine di favorire gli opportuni adeguamenti degli interventi promossi dai soggetti firmatari del presente accordo, redige proposte per il rinnovo del presente accordo, adotta gli adeguamenti della modulistica allegata al presente accordo, secondo quanto previsto dal successivo art. 10;

la promozione del ruolo e il funzionamento dei Centri di Supporto Territoriale istituiti dal Progetto “Nuove Tecnologie e Disabilità” nonché quella dei Centri di Documentazione /consulenza in quanto luoghi dedicati per realizzare e far circolare esperienze, disporre di consulenze esterne (linee Guida per l’ integrazione scolastica degli alunni con disabilità).

la promozione e il sostegno dei CTI (Centri Territoriali per l'Integrazione) di cui alla CM 139/01 per l'implementazione di reti territoriali a favore della diffusione di pratiche per l'integrazione coerenti con i bisogni e le esigenze del territorio.

 

I Centri territoriali per l'Integrazione (CTI) rappresentano reti di scuole che intendono promuovere azioni coerenti ed integrate finalizzate al miglioramento dei processi di integrazione scolastica. Nella provincia di Rovigo i CTI sono collocati rispettivamente presso gli Istituti Comprensivi di Badia Polesine, Adria 1 e Rovigo 1.

I CTI si assumono i compiti di:

diffondere informazioni (anche con l’ausilio della rete web) e iniziative su problematiche relative alla disabilità;

attivare percorsi di formazione, anche in collaborazione con Università, Enti qualificati, ecc.;

documentare le esperienze di buone prassi;

offrire sportelli di consulenza  a insegnanti e genitori, anche con riferimento ai Bisogni Educativi Speciali;

fornire, attraverso i Centri Territoriali di Supporto, ausili informatici e supporti specifici per la disabilità, compatibilmente con le risorse a disposizione.

 

Alle singole ISTITUZIONI SCOLASTICHE AUTONOME spettano i seguenti compiti e impegni:

 

Accompagnare le famiglie nel percorso di consapevolezza e accettazione delle difficoltà del proprio figlio/a rilevate e segnalate dalla scuola al fine di una valutazione diagnostica da parte dei Servizi competenti;

Compilare la relazione descrittiva del team docente, firmata dal Dirigente scolastico, da affidare ai genitori per l’inoltro ai Servizi di competenza;

Prevedere nel Piano dell’Offerta Formativa le azioni necessarie per dare risposte educative, metodologiche e organizzative ai bisogni formativi degli alunni diversamente abili;

Istituire il GIS (Gruppo di inclusione scolastica) d’Istituto con il compito di coordinare le iniziative e promuovere la cultura dell’integrazione-inclusione in un processo continuo di miglioramento qualitativo del servizio scolastico;

Individuare una figura professionale di riferimento che coordina, su incarico del Dirigente scolastico le iniziative per l'integrazione, organizza e cura la documentazione;

Attivare i GIS Operativi (Gruppo di inclusione scolastica operativi), per promuovere il dialogo tra tutti i soggetti che si occupano del percorso formativo di ciascun allievo;

Assegnare il personale specializzato e/o altro personale idoneo per garantire pari opportunità agli alunni con disabilità inseriti nelle diverse sezioni/classi;

Procedere alla stesura definitiva del PDF e del PEI (documenti che prevedono un coordinamento di tutti i soggetti coinvolti nel processo di integrazione) durante gli incontri con gli operatori delle Aziende ULSS, concordati  in orari che consentano la partecipazione dei genitori e dei docenti;

Impegnarsi a garantire la collaborazione tra le diverse figure professionali coinvolte nell'integrazione - docenti, operatori della Aziende ULSS, consulenti psicopedagogici, collaboratori scolastici, operatori socio-sanitari, assistenti sociali, operatori per la disabilità sensoriale della Provincia, mediatori culturali, ed altre figure significative in casi specifici;

Organizzare le attività di sostegno e di recupero e potenziamento secondo un modello di personalizzazione che valorizzi anche l'attività di gruppo e il cooperative learning;

Ricercare, nell’ambito della programmazione della sezione/classe, tutte le occasioni di apprendimento che valorizzino la presenza dell’alunno diversamente abile;

Coinvolgere anche il personale ausiliario, attraverso l'assolvimento di compiti  ad esso ascritti dal CCNL in essere;

Comunicare mensilmente alle Aziende ULSS di riferimento le ore effettivamente prestate dall’O.S.S. assegnato;

Incentivare la formazione e l'aggiornamento del personale della scuola, di eventuale altro personale di supporto e delle famiglie sulle tematiche dell'integrazione;

Realizzare, coinvolgendo le famiglie, efficaci iniziative di orientamento, per la pianificazione di un idoneo percorso scolastico, propedeutico al raggiungimento dell’autonomia personale dell’alunno;

Monitorare, puntualmente, la qualità del servizio di inclusione erogato, attraverso la consultazione degli operatori e degli utenti (famiglie e alunni);

Comunicare alle famiglie che, ai sensi della DGR 2248 del 17/07/2007, per usufruire dell’insegnante di sostegno è necessario disporre di Certificazione di disabilità rilasciata dall’Unità Valutativa Multidisciplinare Distrettuale (UVMD), competente per ULSS di appartenenza, sulla base di diagnosi/relazioni cliniche effettuate dal S.S.N. e/o da Enti accreditati dalla Regione Veneto.

Comunicare alle famiglie degli alunni in transizione da un ordine scolastico all’altro che, per poter continuare ad usufruire degli interventi di sostegno, è necessario un rinnovo della certificazione di disabilità da parte dei servizi ULSS di competenza. A tale scopo la scuola si adopera per facilitare la comunicazione tra Servizi  e famiglie in tal senso.

 

COMPETENZE E IMPEGNI DEGLI ENTI LOCALI

 

 

I Comuni provvedono a:

 

adeguare le strutture edilizie scolastiche relative alle Scuole dell'Infanzia, Primarie e Secondarie di 1° Grado del territorio di pertinenza, in attuazione della L.11 della Regione Veneto 41/93 sulle barriere architettoniche, nonché della L.11/01/96 n.93;

promuovere con i soggetti coinvolti nell’Accordo di programma e con le famiglie la definizione del progetto individuale (art. 14 c. 2 e 3 L 328/2000), nel rispetto del carattere e delle naturali propensioni dell’alunno, di cui il PEI sarà parte integrante;

garantire iniziative  di continuità educativa con particolare attenzione ai casi di disabilità, disagio e svantaggio;

garantire, attraverso il PEI, il diritto all’educazione e all’istruzione negli asili nido a gestione comunale e nella scuola dell’infanzia, nel rispetto delle caratteristiche, delle risorse e delle funzionalità di ogni bambino nell'ottica del “Progetto di Vita” ;

partecipare a specifiche UVMD per esigenze connesse alla specificità di alcune situazioni personali, in funzione del Progetto Individuale (vedi art. 6 del presente accordo);

rafforzare automatismi nei passaggi burocratici tra Ufficio dei Servizi sociali e Ufficio Scolastico;

attivare sportelli integrati con l’ULSS per l’accoglienza delle famiglie;

collaborare per la fornitura alle scuole di attrezzature e di sussidi di supporto nell’ambito di specifiche progettualità concertate con le istituzioni scolastiche e l’unità valutativa multidisciplinare;

attivare servizi specifici, (mensa, trasporti ecc. ), nelle scuole dell’infanzia, primarie e secondarie di 1° grado del territorio di pertinenza, che permettano la completa fruibilità del tempo scuola e del diritto allo studio;

garantire l'accesso privilegiato di allievi in situazione di disabilità ad iniziative ed attività extrascolastiche;

promuovere l'utilizzo, a fini scolastici ed educativi, delle strutture collaterali, sportive,ricreative ecc. appartenenti alla Pubblica Amministrazione o ad altri soggetti presenti  sul territorio, nel rispetto della normativa vigente;

promuovere una più ampia sensibilizzazione sulle tematiche dell’integrazione anche funzionalmente al confronto e al rinforzo delle competenze genitoriali;

promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di efficacia e funzionalità e l'adeguatezza dei servizi erogati, anche attraverso la consultazione degli utenti.

 

 

COMPETENZE E IMPEGNI DELLA PROVINCIA

 

 

adeguare le strutture edilizie, in particolare di quelle scolastiche relative alle scuole secondarie di 2° grado, in attuazione della Legge Regionale 30 agosto 1993, n. 41  e della Legge Regionale 13 aprile 2001, nonché della Legge 11 gennaio 1996, n. 93;

fornire, attraverso il Settore “Area Servizi alla Persona”, l’assistenza per l’autonomia e la comunicazione degli alunni con disabilità sensoriale mediante l’assegnazione di docenti specializzati denominati Operatori della Disabilità Sensoriale “O.D.S.”, assunti direttamente dalla Provincia o tramite entità specializzata in convenzione;

curare la formazione specifica e l’aggiornamento degli “O.D.S.”, da realizzarsi in orario possibilmente concordato con la scuola, anche in collaborazione con i firmatari del presente accordo estendendoli, eventualmente, ad operatori di altri enti interessati, riservando alle famiglie percorsi mirati o consulenze specifiche sulla disabilità sensoriale;

assumere l'onere della spesa, totale o parziale, relativa a rette di convitto/semiconvitto per la frequenza o l’inserimento presso istituti o scuole specializzate di alunni con disabilità sensoriale;

provvedere alla fornitura di testi scolastici in Braille, alle consulenze attinenti la sfera uditiva e visiva, per garantire l'integrazione scolastica;

programmare e realizzare, in collaborazione con i Comuni attività integrate rivolte agli alunni con disabilità, anche in analogia a quanto attualmente svolto dal Centro Provinciale “Essagi” di Badia Polesine;

promuovere ed attivare il monitoraggio, la verifica, la valutazione del livello di efficacia ed adeguatezza dei servizi erogati, anche attraverso la consultazione degli utenti.

 

COMPETENZE E IMPEGNI DELL’ AZIENDA ULSS.

 

L’Azienda ULSS s’impegna a costruire tutte le condizioni per garantire i percorsi:

diagnostici

terapeutico-riabilitativi

di supporto al progetto di vita

di continuità scuola-lavoro

 

Tali percorsi sono costruiti in collaborazione con la famiglia, la scuola e il territorio e improntati alla  tempestività, all’efficacia, alla congruenza con lo sviluppo delle potenzialità della persona, definite in termini di competenze, di inclusione sociale e lavorativa, di integrazione, di esercizio effettivo dei diritti.

 

All’Azienda U.L.S.S. competono i seguenti compiti istituzionali:

-l'individuazione dell'alunno come soggetto diversamente abile, previa domanda di accertamento inoltrata dalla famiglia, ai fini dell'integrazione scolastica (DPCM 23 febbraio 2006 n°185, alle cui modalità e criteri viene data attuazione con la DGR n°2248 del 17 luglio 2007). L'UVMD (Unità Valutativa Multidimensionale Distrettuale) rilascia apposito verbale di accertamento;

-il rilascio della diagnosi funzionale agli alunni certificati;

-la collaborazione con gli operatori della scuola e con la famiglia nella stesura e verifica del PDF e del PEI;

-l’assegnazione e la gestione del personale addetto all’assistenza operante in ambito scolastico secondo i criteri fissati dall’Unità Operativa preposta presso ciascuna Azienda ULSS del territorio della provincia;

-garantire per i percorsi di integrazione scolastica la continuità della presa in carico degli alunni maggiorenni;

-la fornitura di protesi e di ausili per favorire l’autonomia e la comunicazione, così come previsto dalla normativa vigente;

la definizione, in collaborazione con la scuola, la famiglia e le aziende del territorio, di progetti di continuità scuola-lavoro come previsto dalla DGR 1138 del 06/05/2008 finalizzati all’orientamento ed inserimento in percorsi di integrazione lavorativa adeguati alle esigenze individuali;

lo studio e l’attuazione di progetti e di iniziative per favorire l’integrazione nel territorio delle persone con disabilità in collaborazione con la Scuola e gli EE.LL;

-la condivisione di percorsi di formazione ed aggiornamento degli operatori di settore e di altro personale su tematiche dell’integrazione, concordati con la scuola, anche nella ricerca di agenzie formative;

-La promozione del monitoraggio, della verifica e della valutazione del livello di efficacia e adeguatezza dei servizi erogati, anche attraverso la consultazione degli utenti.

 

ART. 3

ASSISTENZA SCOLASTICA

 

Modalità operative afferenti agli EE.LL.

 

Agli Enti Locali, in quanto responsabili del Progetto Individuale (vedi art. 6 del presente accordo), è comunque in carico il controllo e la verifica dei servizi, delegati dalla Conferenza dei Sindaci, ed erogati dalle Aziende ULSS. Spetta agli Enti Locali rispondere ad ogni eventuale ulteriore esigenza inerente al Progetto di vita della persona con disabilità, nell’ambito delle risorse disponibili e attivando forme di collaborazioni con tutti i soggetti del territorio.

 

Modalità operative afferenti alle Aziende ULSS

 

Le Aziende ULSS assegnano alle scuole, su delega obbligatoria delle Conferenze dei Sindaci competenti per territorio, il personale  di assistenza a favore  di alunni disabili, in attuazione della vigente normativa statale e regionale in materia. L'operatore socio – sanitario, in base ad una specifica formazione, è preparato allo svolgimento di attività che, in ambito scolastico, si qualificano come interventi nell'area dell'autonomia personale e sociale, al fine di favorire un'adeguata integrazione scolastica. Opera secondo le funzioni previste dal profilo professionale di competenza, (C.R. n° 33/1993), anche attraverso momenti di coordinamento e progettazione integrata con gli operatori della Scuola e della Provincia, di norma, fino ad un massimo di 3 ore per anno scolastico in rapporto a ciascun caso. L’attivazione del coordinamento è di competenza delle istituzioni scolastiche. E’ consentita, nell’anno scolastico di riferimento, la partecipazione dell’operatore di area socio – assistenziale ad una uscita didattica/viaggio di istruzione di non più di una giornata per ogni alunno con disabilità.

 

 

Modalità operative afferenti alla Provincia

 

Entro il 31 maggio di ogni anno, la Provincia recepisce dai Dirigenti Scolastici, dalle Famiglie e dai relativi Servizi A. ULSS che, eventualmente, abbiano in carico il caso, le richieste di intervento a favore di alunni con disabilità sensoriale relative all’anno scolastico successivo, come da modello apposito. Tale richiesta potrà essere inoltrata anche nel corso dell’anno scolastico; le nuove segnalazioni saranno prese in considerazione, compatibilmente con le risorse rese disponibili. Le assegnazioni, concertate e condivise con gli altri Enti firmatari del presente Accordo di Programma e sulla base delle richieste pervenute, saranno effettuate prima dell’inizio dell’anno scolastico. Il Responsabile provinciale del Servizio “Servizi Sociali” comunicherà direttamente o attraverso il coordinatore educativo della ditta aggiudicataria, se appaltato, entro le prime settimane di settembre, le ore e il personale assegnati. La Provincia partecipa, inoltre, ai momenti di programmazione e verifica dei progetti educativi individualizzati attraverso il proprio personale specializzato, (Assistente Sociale coordinatore e/o Coordinatore Educativo, di cui sopra, e/o personale specializzato O.D.S.).

La  Provincia assicura, compatibilmente con le risorse disponibili, esperienze di integrazione educativa e di didattica operativa in linea con la progettazione curricolare delle Scuole,anche secondo quanto previsto dal progetto di vita.

I rapporti saranno disciplinati da specifiche convenzioni, di cui si allega schema tipo, o protocolli operativi che potranno essere sottoscritti con Istituzioni scolastiche o reti di scuole.

 

ART. 4

CRITERI GENERALI PER L'ASSEGNAZIONE DEL PERSONALE DA PARTE DEGLI ENTI FIRMATARI

 

 

AMMINISTRAZIONE SCOLASTICA

 

L’Amministrazione scolastica nell’assegnazione del personale si attiene ai criteri definiti dalla normativa vigente e dalle specifiche direttive del MIUR e dell’USR Veneto.

L’amministrazione scolastica monitora la situazione delle singole scuole, valorizza l’uso delle risorse di personale disponibili, orienta la promozione di contesti scolastici coerenti con i bisogni effettivi dell’utenza, riferendosi almeno ai seguenti indicatori:

 

Tipologia di disabilità e gravità

N° alunni presenti nella classe di frequenza;

N° alunni con disabilità presenti nella classe di frequenza, (con incremento/decremento delle risorse assegnate sulla base della tipologia della disabilità presente in classe);

Tempo scuola effettivamente frequentato dal minore sul totale delle ore curricolari;

Presenza di O.S.S. dell’Azienda ULSS (n° effettivo di ore)

Presenza di operatori della Provincia (n° effettivo di ore)

Presenza di operatori forniti da altri soggetti coinvolti nel PEI (n° effettivo di ore)

 

ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Compete alle singole istituzioni scolastiche assegnare annualmente i docenti di sostegno ai singoli alunni, privilegiando il criterio della continuità, quando, sotto il profilo educativo, sia la scelta più opportuna.

La richiesta delle ore di sostegno, da parte del Dirigente Scolastico, sarà formulata sulla base di un’attenta analisi, per ciascun alunno, della certificazione, della Diagnosi Funzionale, del PDF e degli obiettivi a medio e breve termine prefissati dal GISO (consiglio di classe, integrato con gli operatori dell'équipe dell'unità multidisciplinare in collaborazione con la famiglia). Nel passaggio tra ordini scolastici saranno attivati gli opportuni raccordi di continuità tra le istituzioni scolastiche, al fine di garantire una adeguata progettazione degli interventi didattici-educativo.

La richiesta di posti in deroga è formulata secondo le norme vigenti qualora l'organico di fatto non risulti adeguato a garantire una reale inclusione dell'alunno.

 

PROVINCIA

 

Gravità dell'alunno in relazione alla patologia e al grado di autonomia:

la gravità del caso deve risultare dall'accertamento clinico-sanitario sullo stato di disabilità;

disabilità per menomazioni sensoriali,isolate o in situazioni di disabilità complessa;

 

Criteri relativi al contesto:

tempo scuola frequentato dall'alunno;

numero di ore di sostegno assegnate nell'anno scolastico precedente;

numero dei collaboratori scolastici con incarico specifico di assistenza ai disabili;

disponibilità di risorse assistenziali diverse (familiari disponibili all'assistenza,volontariato ecc.)

presenza di barriere architettoniche;

 

Criteri relativi alle funzioni e ai compiti del personale richiesto

l'intervento dell'O.D.S. (Operatore della Disabilità Sensoriale) di supporto socio – didattico – formativo all’alunno riguarda le funzioni e le attività previste dal capitolato speciale d’appalto agli atti presso la Provincia di Rovigo;

l'O.D.S., in relazione alle caratteristiche e alle esigenze del minore con disabilità, viene assegnato tenuto conto il più possibile della continuità e del personale assistenziale scolastico;

l'O.D.S. partecipa, di norma fino ad un max. di 3 ore nell'a.s., alla definizione e alla verifica del P.E.I. con particolare riferimento all’autonomia personale e all’autosufficienza di base

è consentita la partecipazione dell'O.D.S. ad una uscita didattica / viaggio di istruzione per alunno nel corso dell’anno scolastico.

 

 

AZIENDA ULSS

 

La richiesta di assegnazione di personale socio-sanitario, definita in sede di GISO, per ogni alunno avente diritto, sarà presentata dal Dirigente Scolastico all’Ufficio per integrazione scolastica competente dell’Azienda ULSS e inviata per conoscenza al Comuni di residenza, entro il 31 maggio di ogni anno come da modello allegato.

Tale richiesta potrà essere inoltrata anche nel corso dell'anno scolastico per nuovi alunni disabili iscritti per i quali la certificazione  preveda l'assegnazione di personale socio - sanitario.

Il Servizio preposto presso ciascuna Azienda ULSS:

esamina le richieste di intervento assistenziale inviate dalle scuole;

definisce le proposte di assegnazione del personale socio – sanitario;

ne accerta la pertinenza con i criteri generali definiti da ogni Azienda ULSS;

propone l'assegnazione delle quote orarie dell'O.S.S. per ciascun alunno.

Le assegnazioni, relative alle richieste pervenute entro il mese di maggio, verranno effettuate prima dell'inizio dell’anno scolastico. L’Azienda ULSS di competenza territoriale, entro la prima settimana di settembre, comunica le ore e il personale assegnati alla famiglia e si adopera, in collaborazione con la scuola, alla definizione di un orario settimanale in tempi utili per l’inizio delle lezioni. La comunicazione inerente al personale assegnato è inviata altresì, in via riservata, al Dirigente scolastico e al Sindaco del Comune di residenza dell'alunno, secondo specifici accordi con le rispettive Conferenze dei Sindaci. Ogni richiesta di personale deve trovare esplicito consenso della famiglia.

 

In relazione alle caratteristiche e alle esigenze dell’alunno, le Aziende ULSS si impegnano a mantenere, quando possibile e opportuno, la continuità del personale operatore socio – sanitario assegnato all’alunno stesso.

 

In riferimento alle tipologie di disabilità che l'intesa Stato-Regioni del 2008 fa rientrare nel secondo criterio di individuazione le Aziende ULSS (su delega della Conferenza dei Sindaci) si impegnano ad assegnare personale qualificato in grado di far fronte alle situazioni specifiche della diversa abilità.

 

 

ART.5

CONTINUITA' TRA ORDINI DI SCUOLA

 

Per favorire il passaggio dell'alunno con disabilità ad altra scuola le istituzioni scolastiche  procedono attivando le azioni di seguito elencate.

AZIONE 1

Contestualmente, e comunque non oltre 10 giorni, dalla chiusura delle iscrizioni, il dirigente scolastico della scuola di appartenenza invia, in plico riservato, al dirigente scolastico della scuola di accoglienza copia della documentazione agli atti.

AZIONE 2

Nel periodo febbraio-marzo vengono avviati gli incontri tra  i docenti curricolari e di sostegno dei due ordini di scuola finalizzati a:

una prima conoscenza dell'alunno, sotto il profilo socio-relazionale e di apprendimento;

la conoscenza degli aspetti organizzativi e didattici connessi all'integrazione già attivata;

l'organizzazione di stage operativi nella scuola di accoglienza utili all'orientamento e all'ambientamento nel nuovo contesto scolastico.

AZIONE 3

Nel periodo aprile-maggio vengono effettuati gli stage in occasione dei quali alunno avrà modo di conoscere direttamente  i nuovi insegnanti e i nuovi spazi di vita.

In questo stesso periodo possono essere previste osservazioni in classe degli alunni effettuate dai docenti della scuola di accoglienza, al fine di conoscere prassi  educative e modalità  operative di inserimento scolastico.

AZIONE 4

Entro il termine dell'anno scolastico, viene organizzato un incontro tra docenti delle scuole di appartenenza e di accoglienza per una valutazione delle esperienze attuate e l’eventuale definizione di criteri di riprogettazione dei percorsi formativi personalizzati da realizzarsi nel nuovo anno, tenuto conto del pregresso percorso scolastico;

AZIONE 5

In riferimento ai contenuti della C.M. n° 1/1988, all’interno di specifici accordi organizzativi e finanziari tra le istituzioni scolastiche interessate e con oneri a carico dell’istituto di nuova frequenza, sono possibili azioni di accompagnamento dell’alunno con disabilità nel primo periodo del nuovo anno scolastico nella scuola di frequenza.

 

 

ART.6

PROGETTO DI VITA

 

 

L’autonomia personale è la finalità fondamentale di ciascun essere umano e, quindi, anche delle persone diversamente abili, in funzione del necessario inserimento sociale. In tale prospettiva si colloca l’obiettivo della realizzazione del Progetto di vita che il singolo individuo può perseguire coadiuvato dagli interventi integrati degli Enti firmatari del presente accordo.

 

La strategia, per dare voce al progetto di vita della persona disabile, è quella di realizzare, attraverso il lavoro di rete, politiche efficaci di intervento a livello locale, utili a integrare le risorse e a gestire i servizi in modo funzionale ai bisogni dell’individuo.

La partecipazione attiva della persona è fondamentale per la costruzione del suo progetto di vita.

 

In una logica di rete tra i diversi soggetti deputati alla presa in carico del  disabile, il Progetto di vita prende avvio con il Progetto Individuale (PI), in carico all’Ente locale (ex art 14 L.328/2000) in cui si integra, in ambito scolastico, il Piano educativo individualizzato (PEI).

 

Attraverso la convocazione dell’Unità Valutativa Distrettuale Multidimensionale, in momenti opportunamente scelti, durante il secondo anno della scuola secondaria di I grado, si metteranno a punto gli  interventi sinergici nella prospettiva indicata.

 

Pertanto Scuola, Famiglia, Az. ULSS e Enti territoriali provvederanno ad attuare, in relazione alle rispettive competenze, le azioni di seguito riportate:

 

Elaborazione di una diagnosi funzionale secondo la prospettiva del modello bio-psico-sociale I.C.F.;

Elaborazione del PEI in un’ottica I.C.F. e verifica finale;

Formazione per il personale scolastico, sanitario e  per le famiglie anche attraverso i percorsi attuati nel progetto nazionale I CARE;

Orientamento finalizzato all'assolvimento dell'obbligo di istruzione e del diritto-dovere all'istruzione ed alla formazione, sostenendo la scelta delle opzioni più opportune tra quelle previste dalla normativa:

ingresso alla scuola secondaria di secondo grado (vedi allegato orientativo), anche in percorsi di Alternanza Scuola –lavoro (modulistica in allegato.);

collaborazione con il Servizio Integrazione Lavorativa (protocolli d’intesa con le Istituzioni Scolastiche  -  modulistica predisposta), Centri Diurni, mercato del lavoro;

percorsi nella formazione professionale (ENAIP e altri soggetti riconosciuti a livello regionale).

 

In particolare:

 

La Scuola

svilupperà la sua azione orientativa nell’ottica del “progetto di vita” al fine di condividere interventi globalmente coordinati ed efficaci e di garantire reali prospettive di inclusione del soggetto con disabilità, in raccordo con il contesto territoriale.

E’ necessario  che, in questo percorso, i PEI siano orientati all’individuazione delle competenze trasversali, nella prospettiva del modello bio-psico-sociale dell'I.C.F..

 

La Provincia

promuove lo sviluppo e il raccordo della rete dei servizi territoriali, istituzionali e non, da parte dei soggetti pubblici e privati, che a vario titolo e a vari livelli, si occupano dell’integrazione socio-scolastica-educativa degli alunni con disabilità.

Con il Centro Provinciale ESSAGI, attiva:

1.percorsi di supporto educativo-formativo in accordo con la Scuola e

2.percorsi di socializzazione al lavoro in accordo con gli uffici provinciali del “Mercato del lavoro” e i servizi S.I.L. gestiti dalle Aziende ULSS.

 

Azienda ULSS

Attiva, nell’ambito delle azioni indicate, tutte le competenze di carattere socio-sanitario che le sono proprie e quelle delegate dalle Conferenze dei Sindaci e da altri Enti territoriali.

Enti locali

 

Attivano, in collaborazione con la famiglia, il progetto individuale come previsto dall’art. 14 L.328/2000 e rispondono, in via prioritaria, ad ogni esigenza del cittadino diversamente abile e della sua famiglia.

 

ART. 7

PERCORSI DI ALTERNANZA TRA LA SCUOLA E IL LAVORO

 

LE ISTITUZIONI SCOLASTICHE assumono i seguenti impegni:

Il Dirigente Scolastico assicura che:

le esperienze di alternanza tra la scuola e il lavoro siano inserite in modo organico e coerente sia nel Piano dell’Offerta Formativa dell’Istituzione scolastica, sia nella Programmazione Educativa Individualizzata predisposta dai consigli di classe per lo studente in condizione di disabilità;

il Consiglio di Classe indichi un suo componente come “responsabile didattico – organizzativo” al fine di seguire lo svolgimento dell’esperienza.

 

LE AZIENDE SANITARIE LOCALI E GLI EE.LL. collaborano con gli insegnanti alla stesura dei progetti formativi degli alunni disabili inseriti nelle classi quarta e quinta degli Istituti Superiori.

Gli operatori della Struttura Operativa Semplice Dipartimentale Disabilità e Integrazione Lavorativa dell'Azienda ULSS 18 di Rovigo e il Servizio di Integrazione Lavorativa dell'Azienda ULSS 19 di Adria collaborano con gli insegnanti nella definizione del progetto individualizzato relativo alle  esperienze di formazione lavorativa e di stage aziendali.

Il collocamento mirato della Provincia e la scuola promuoveranno un incontro con i genitori degli alunni disabili maggiorenni, o comunque iscritti all’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado in cui verrà promosso il servizio previsto dalla Legge 68/99.

 

ART. 8

RAPPORTI TRA SCUOLA  E SERVIZI TERRITORIALI

 

I rapporti tra scuola, Aziende ULSS e Provincia riguardano in via prioritaria gli incontri previsti dalla L.104/92 che verranno attuati secondo le seguenti modalità:

la scuola concorda con i  servizi specialistici il calendario degli incontri (da effettuarsi presso l'Istituzione scolastica o presso il Servizio Territoriale dell’Azienda ULSS), secondo accordi tra i singoli Dirigenti Scolastici e i servizi Azienda ULSS;

Tale calendario prevederà modi e tempi di incontro annuali in  funzione della gravità del disturbo clinico, definito secondo criteri diagnostici che competono al Servizio , in linea con quanto indicato nella DGR n 1533 del 27.9.11 (Linee guida per i Servizi distrettuali dell’età evolutiva); 

I momenti di coordinamento programmati e documentati dovranno rispondere alle esigenze di una tempestiva formulazione del PEI e saranno parimenti funzionali alla richiesta di personale di sostegno e di assistenza necessari e alla verifica dei risultati formativi conseguiti;

Durante gli incontri, convocati dal Dirigente Scolastico e alla presenza dei genitori, gli specialisti procedono alla illustrazione della situazione clinico-evolutiva, mentre i docenti illustrano la situazione scolastica. Durante il colloquio,  sulla base delle capacità e potenzialità espresse nella Diagnosi Funzionale, e delle performance dimostrate dall’alunno con le strategie e facilitazioni messe in atto dalla scuola, si concordano gli "obiettivi di area", perseguibili a breve, medio,  lungo termine, utili per la stesura del Profilo Dinamico Funzionale e del PEI.

Scuola, Azienda ULSS e Provincia condividono dei momenti di formazione/aggiornamento programmati, concordano  reciproche partecipazioni  in orari compatibili con l’espletamento del servizio educativo e assistenziale erogato agli alunni.

Su delega  della famiglia, la scuola si impegna a fornire al “Collocamento mirato” la Certificazione delle competenze rilasciata dagli Istituti scolastici o enti di formazione affinché possa essere aggiornata la scheda individuale della persona disabile iscritta agli elenchi di cui alla Legge 68/99.

 

ART. 9

COINVOLGIMENTO DELLE FAMIGLIE

 

La famiglia è partner imprescindibile nel processo di crescita della persona diversamente abile. Il suo contributo è fondamentale per la formulazione del PI e del PEI in funzione della crescita e dello sviluppo della persona.

 

L'integrazione dell'allievo con disabilità è un processo dinamico che implica il coinvolgimento attivo della famiglia lungo tutto il percorso scolastico.

Le occasioni di coinvolgimento e di partecipazione delle famiglie devono essere costanti e sistematiche, individuali e di gruppo.

Negli incontri individuali con le singole famiglie, gli operatori, in base alle loro competenze, svolgeranno una funzione di sensibilizzazione, orientamento, aiuto psicologico per superare situazioni di difficoltà e di disagio.

I Soggetti firmatari dell’Accordo si impegnano ad offrire occasioni di incontro tra famiglie per:

favorire lo scambio, il confronto delle esperienze e lo sviluppo di proposte migliorative rispetto all’integrazione;

aumentare le competenze genitoriali (vedi allegato sulla pedagogia dei genitori);

sostenere esperienze associative.

Ulteriori occasioni di coinvolgimento delle famiglie potranno essere realizzate mediante incontri periodici tra Enti, Istituzioni ed Associazioni di Genitori impegnati nel mondo della disabilità e operanti sul territorio. Alcune delle iniziative potranno avvalersi di metodologie che favoriscano nelle famiglie la presa di coscienza del loro ruolo e della loro competenza pedagogica.

 

 

ART. 10

MONITORAGGIO E VALUTAZIONE

 

Nell’ambito delle proprie attribuzioni il Gruppo di Lavoro Interistituzionale attiva azioni di conoscenza, accertamento e monitoraggio continuo dei processi di integrazione scolastica e si riunisce di norma due volte all’anno, di cui una nella fase iniziale dell’anno scolastico. Il coordinamento del gruppo di lavoro interistituzionale è affidato al Dirigente dell’Ufficio Scolastico di Rovigo o suo delegato.

Il Gruppo di Lavoro Interistituzionale ai fini dell’attività di verifica e monitoraggio, può individuare di anno in anno istituzioni scolastiche con le quali concordare progetti specifici e articolati e/o attività di consulenza.

I progetti saranno, se necessario, adeguatamente finanziati e si concluderanno con una relazione finale valutativa, e un monitoraggio predisposto dal Gruppo di Lavoro Interistituzionale

Al Gruppo di Lavoro Interistituzionale nel corso di validità del presente accordo, è affidato il compito di adeguare e integrare la modulistica di cui agli allegati 1c, 1d, 1e, per il pieno accoglimento dell’ottica bio-psico-sociale dell’I.C.F.

Tali modifiche non rendono necessaria una nuova sottoscrizione dell’accordo, a meno che questo non sia espressamente richiesto dai soggetti firmatari.

 

ART. 11

VIGILANZA

 

La vigilanza sull’esecuzione dell’Accordo di programma e gli eventuali interventi sostitutivi si realizza in osservanza del Decreto Legislativo 18 agosto 2000, n. 267, comma 7, art. 34 che recita: “ la vigilanza sull’esecuzione dell’accordo di programma e gli eventuali interventi sostitutivi sono svolti da un collegio presieduto dal Presidente della Regione o dal Presidente della Provincia o dal Sindaco e composto da rappresentanti degli enti locali interessati, nonché dal commissario del Governo nella Regione o dal Prefetto nella Provincia interessata se all’accordo partecipano amministrazioni statali o enti pubblici nazionali”.

E’ affidata al Gruppo di Lavoro Interistituzionale la proposta di modifica o di rinnovo anticipato del presente accordo, a seguito dei risultati delle verifiche di applicazione dello stesso o dellavalutazione tecnica delle ricadute di eventuali cambiamenti delle direttive per l’assegnazione dell'organico dei docenti, di altra normativa secondaria, dei Contratti collettivi del personale,  o dell’organizzazione dei Servizi per l’inclusione/integrazione degli alunni con disabilità.

 

ART. 12

DIFFUSIONE

 

L’Ufficio Scolastico di Rovigo, I Dirigenti Scolastici, i Dirigenti dei Servizi ULSS, i Sindaci dei Comuni firmatari, il Presidente della Provincia, attivano iniziative per la più puntuale conoscenza, presso il personale dipendente delle rispettive Amministrazioni, dei contenuti del presente Accordo.

 

ART. 13

DURATA DELL'ACCORDO DI PROGRAMMA E DISPOSIZIONI FINALI

 

Quanto previsto dal presente Accordo di Programma, di cui lo scadenzario e gli allegati costituiscono parte integrante, dovrà essere rispettato dalle parti contraenti.

Il presente Accordo di Programma, di durata triennale, sarà efficace dal momento della sua sottoscrizione da parte delle Istituzioni interessate e potrà essere modificato di comune accordo o prorogato nella sua validità, con esplicito accordo delle parti. Ogni modifica produrrà i suoi effetti dal successivo anno scolastico. Il documento sui Disturbi Specifici di Apprendimento, completo della unita modulistica - predisposto da apposita commissione - costituisce appendice allegata al presente accordo, è sottoscritto congiuntamente ed è soggetto alle stesse modalità di aggiornamento e rinnovo.

 

Letto, approvato e sottoscritto

 

 

Il Presidente della Provincia di Rovigo

 

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Il Dirigente dell'Ufficio X Ufficio Scolastico di Rovigo

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Il Direttore Generale Azienda U.L.S.S. 18

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Il Direttore Generale Azienda U.L.S.S. 19

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Il Presidente Conferenza dei Sindaci U.L.S.S. 18
o suo delegato

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Il Presidente Conferenza dei Sindaci U.L.S.S. 19
o suo delegato

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 1 di ADRIA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 2 di ADRIA

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di ARIANO NEL POLESINE 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di BADIA POLESINE 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di CASTELMASSA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di COSTA DI ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di FIESSO UMBERTIANO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di FRATTA POLESINE

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di LENDINARA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di LOREO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) Loc. S. MARIA MADDALENA di OCCHIOBELLO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di POLESELLA 

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Il Dirigente Scolastico  Istituto Comprensivo (St.) di PORTO TOLLE 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di PORTO VIRO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 1° di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 2° di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 3° di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 4° di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) 5° di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di STIENTA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di TAGLIO DI PO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di TRECENTA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Comprensivo (St.) di VILLADOSE 

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Il Dirigente Scolastico  Liceo Classico (St.) C.BOCCHI di ADRIA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Magistrale (St.) CRISTINA ROCCATI di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico  Liceo Scientifico (St.) P. PALEOCAPA di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico  I.P. Alberghiero (St.) G CIPRIANI di ADRIA 

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Il Dirigente Scolastico I.T. Commerciale (St.) GIOVANNI MADDALENA di ADRIA 

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Il Dirigente Scolastico I.T. Industriale (St.) F.VIOLA di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Superiore (St.) C. COLOMBO di ADRIA 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Superiore (St.) G.Galilei di ADRIA 

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Il Dirigente Scolastico  Istituto Superiore (St.) EUGENIO BALZAN di BADIA POLESINE 

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Il Dirigente Scolastico  Istituto Superiore (St.) Luigi Einaudi di BADIA POLESINE 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Superiore (St.) di CASTELMASSA 

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Il Dirigente Scolastico  Istituto Superiore (St.) EDMONDO DE AMICIS di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico  Istituto Superiore (St.) G. Marchesini di ROVIGO 

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Il Dirigente Scolastico Istituto Superiore (St.) O.Munerati di ROVIGO 

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Rovigo, 10 gennaio 2012

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