Fondazione Franceschetti
Adria, Via Cavallotti, 13
Dal 24 Gennaio Fino al 31 Gennaio 2015
Tutti i giorni dalle 17 alle 19
Inaugurazione Venerdi' 23 Gennaio ore 17:30
LA MOSTRA SARA' ARTICOLATA SU TRE TEMI
1) Internamento Deportazione.
Prof. Alessandro Cannatà
Disegni realizzati dagli alunni delle classi II A, III A, II B e III B della Scuola Secondaria di I Grado di Ariano e della II C e III C della Scuola Secondaria di I Grado di Corbola sotto la guida dell’insegnante di Arte e Immagine Prof. Cannatà Alessandro. Dopo aver visionato alcune opere di artisti importanti il tema grafico conduttore è stato il “filo spinato” come simbologia non solo dei campi di concentramento nazisti, ma anche di altri momenti drammatici del passato e purtroppo anche del presente. Le tecniche utilizzate dai ragazzi sono state soprattutto lo sfumato monocromatico grigio con l’aggiunta di qualche colore simbolico, soprattutto il rosso. Questi disegni si collocano nella prospettiva di fare memoria per le nuove generazioni, avvenimenti che hanno segnato la storia della nostra umanità.
2) La Rosa Bianca.
Prof.ssa Antonella Ravagnan
Nell’estate del 1942 e nel febbraio del 1943 alcuni studenti della Facoltà di medicina di Monaco di Baviera distribuiscono volantini firmati “Rosa Bianca”, che incitano alla resistenza contro Hitler e chiedono libertà per il popolo tedesco.
Perché rischiano la vita? Che cosa li unisce? Dove trovano il coraggio e un giudizio sulla realtà così chiaro?
La “Rosa Bianca” non è un gruppo politico organizzato, ma un gruppo di persone legate da profonda amicizia, dalla passione per la vita, dall’amore per la lettura, la musica, l’arte, la natura … dal profondo senso religioso che consentì loro di vivere la realtà intensamente.
“Del gruppo che qui ho messo assieme avrai già sentito parlare. Gioiresti di questi volti , se tu li potessi vedere. L’energia che uno dedica a quei rapporti rifluisce tutta intera nel proprio cuore”, scrive Hans Scholl.
La mostra cerca di approfondire le figure dei sei protagonisti più rilevanti della “Rosa Bianca” e la loro amicizia, vissuta nel contesto storico in cui si trovano ad agire: l’università di Monaco, la guerra in Russia, il periodo di tirocinio come medici sul fronte orientale; in sostanza, la vita dei giovani tedeschi nella Germania nazionalsocialista.
Il 18 febbraio del 1943 Hans e Sophie Scholl vengono scoperti da un bidello dell’Università di Monaco mentre stanno distribuendo nell’atrio l’ultimo volantino della “Rosa Bianca”. Vengono arrestati e dopo soli quattro giorni, condannati a morte, insieme a Christoph, già padre di tre figli.
Hans, Sophie, Alexander, Christoph, Willi, Kurt … e tanti altri, vissero da uomini liberi anche in una condizione di oppressione e furono tesi alla verità fino al sacrificio estremo.
Molti di noi vorrebbero vivere come loro!
La mostra, realizzata in occasione della XXVI edizione del Meeting di Rimini, è stata poi ridotta per poterla utilizzare in ambito scolastico.
3) Ebrei e Polesine
Prof. Roberto Felloni, Patrizio Duò
Le stampe riguardanti il tema “Ebrei e Polesine” affrontano le vicende della discriminazione e della deportazione tra il 1941 e il 1943 nel territorio rodigino. Le famiglie Afnaim e Razon, nucleo di ebrei sefarditi di origine turca, residenti in Italia, a Milano dal 1929, affrontano la tragedia dell’internamento in tre campi di concentramento: Ferramonti di Tarsia, Fossoli, Bergen-Belsen. Prima della deportazione in Germania, tra il 1941 e il 1943 questi ebrei vengono mandati al confino, a Taglio Di Po, considerato per l’epoca un luogo defilato e isolato. A Taglio di Po i bambini ebrei frequentano la scuola, le famiglie ebree si integrano con la cittadinanza risiedono in tre luoghi (un albergo e due case) e subiscono due arresti da parte dei fascisti. Nelle stampe sono riportati i luoghi della deportazione, la ricostruzione cronologica degli eventi, i luoghi di Taglio di Po dove hanno vissuto le famiglie Afnaim-Razon, le persone che li hanno aiutati durante il periodo del confino.
FONTI
MATERIALE FOTOGRAFICO raccolto a Taglio di Po, a cura di Patrizio Duò.
FONTI ARCHIVISTICHE: DataBase Anna Pizzuti. DataBase CDEC.
INTERVISTE: Vittorio Marangon, Griselda Milani, Donata Fischetti, Venerino Spinello, Maria Teresa Passarella. Collaborazione Marco Giacinto Duò.
BIBLIOGRAFIA:
- “Il Cuore Se Potesse Pensare” di Sultana Razon, Bur.
- “Il Libro Della Memoria” di Liliana Picciotto, Mursia
- “L’alba Ci Colse Come un Tradimento” di Liliana Picciotto, Mondadori
- “Bambini ed adolescenti nella shoah. Storia e memoria della persecuzione in Italia” di S.V. Di Palma, Unicopli
BROCHURE: