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IL  TERRITORIO:

CARATTERISTICHE ED ESIGENZE

L'Istituto Comprensivo di Ariano nel Polesine nasce nel 2000/2001 dall'unione delle scuole  dell’Infanzia, Primarie e Secondarie di I° grado dei Comuni di Ariano nel Polesine e Corbola. 

Il bacino di utenza delle diverse scuole dell’Istituto corrisponde, in genere, alle zone in cui tali scuole sono situate; per la Media di Ariano esso si allarga fino ad attingere dalle vicine frazioni oltre provincia di Ariano Ferrarese e Mezzogoro.

IL COMUNE DI ARIANO NEL POLESINE è situato, assieme a quelli di Corbola e Taglio di Po, nell'omonima Isola che da esso prende il nome, racchiusa entro il Po di Venezia, di Goro e di Gnocca, fino a toccare, nella sua punta estrema, il mare. Come tutto il territorio del Delta, anche quello di Ariano presenta l'aspetto di una campagna sterminata, completamente coltivata. Ciò è stato reso possibile grazie al forte intervento di bonifica che, dal XVII secolo sino agli anni '60,ne ha cambiato l'aspetto originario, costituito da paludi, valli e lagune. Attualmente il comune di Ariano nel Polesine conta 4 795 residenti; oltre al capoluogo, il territorio è caratterizzato da piccoli e piccolissimi centri frazionari scarsamente collegati da mezzi di trasporto pubblici.

Non è possibile parlare di questo territorio senza accennare al fenomeno migratorio che tanto ha influito sull'aspetto socio-economico della zona. In alcuni periodi, poco dopo il 1951, l 'emigrazione ha assunto proporzioni di vero e proprio esodo con conseguenze anche sul piano del numero e della composizione delle famiglie, poiché ad emigrare è stata la popolazione attiva e giovane. Ciò ha comportato un invecchiamento della popolazione rimasta che, per ovvi motivi, non abbandonava il proprio tessuto sociale.

Anche se Ariano non presenta la configurazione di "paese agricolo", in quanto la maggior parte dei residenti lavora fuori Comune o è impegnata nel settore pubblico, la campagna è stata, ed è ancora per alcuni, stabile occupazione. Negli ultimi anni, inoltre, si sono inserite numerose famiglie di lavoratori  extracomunitari o nuclei di famiglie nomadi che hanno visto nelle risorse  del Paese una possibilità per migliorare le loro condizioni; notevole è anche la presenza di badanti provenienti dall’Est europeo.

 La presenza di alcune industrie ha rappresentato un’ alternativa occupazionale: sono proliferati intorno agli anni '70, con le incentivazioni dello Stato, alcuni laboratori tessili a carattere artigianale, negli anni ’90 sono sorte industrie per la lavorazione del ferro e del marmo, industrie ittiche, serre di orto-floricoltura, aziende agrituristiche.

Sono presenti sul territorio tre scuole dell’infanzia private di cui una con asilo nido integrato (Piano di Rivà), una scuola dell’infanzia statale, due scuole primarie e una scuola secondaria di primo grado.

I giovani che conseguono la licenza di scuola secondaria, o che non risultano prosciolti dall’obbligo scolastico e formativo, devono continuare gli studi raggiungendo gli istituti di scuola secondaria di secondo grado di Adria, Rovigo, Codigoro, Porto Viro e Porto Tolle serviti dall'autotrasporto pubblico.     Ad Ariano difettano le attività culturali, formative e di svago: per molti giovani, infatti, terminato l'impegno scolastico, gli unici momenti e luoghi di ritrovo sono rappresentati dai bar, dove essi si riuniscono in gruppo; alcuni partecipano alle attività sportive, altri frequentano la parrocchia. Presso il Palazzetto dello Sport e la palestra delle Scuole Medie si organizzano attività sportive, corsi di danza e di arti marziali e si disputano incontri di volley. Il Campo Sportivo comunale, inoltre, è punto di riferimento per la preparazione e l'allenamento di alcune squadre di calcio locali. Durante il periodo estivo vengono organizzate attività ricreative dall’Amministrazione comunale in collaborazione con la cooperativa “Titoli Minori” di Chioggia. In parrocchia si svolgono gli incontri di catechesi a scadenza settimanale e attività di animazione. Esiste  la Biblioteca comunale che si  rivolge in particolar modo ai bambini e ai ragazzi della scuola primaria e secondaria.

I principali bisogni educativi dei ragazzi del territorio sono:

A) Il bisogno di sicurezza, di essere ascoltati, di esprimersi, di comunicare.

B)Il bisogno di modelli di riferimento stabili, autorevoli, socialmente e moralmente validi, che nella loro pluralità e diversità siano in grado di garantire una certa uniformità di intenti e di atteggiamenti comportamentali.

C) Il bisogno di regole per sé e per vivere insieme agli altri.

D) Il bisogno di essere educati all’impegno e al senso di responsabilità.

E)Il bisogno di strumenti culturali che aiutino a conoscere, decodificare e comprendere la complessa realtà circostante, per essere poi in grado di intervenire su di essa  operando scelte consapevoli.

F) Il bisogno di vedere riconosciute le proprie capacità attraverso proposte educative aperte, che     diano ad ognuno la possibilità di soddisfare interessi e sviluppare attitudini.

Le aspettative dell'utenza sono riconducibili a tre esigenze fondamentali:

A) Tempo - scuola e servizi  in sintonia con l'organizzazione interna alla famiglia.

B) Formazione culturale valida sia in rapporto alle richieste della società contemporanea e della realtà economica locale, sia in rapporto all'inserimento nella Scuola superiore.

C) Azione coadiuvante nella prevenzione dei comportamenti devianti e di situazioni di disagio

IL COMUNE DI CORBOLA conta 2640 abitanti tra cui numerosi extracomunitari; vi si trovano una Scuola dell’Infanzia privata, le scuole Primaria e Secondaria di primo grado, un Ricreatorio, un Teatro, una Casa di Riposo ed una Biblioteca comunale. La situazione socio-ambientale denota provenienza prevalentemente dal settore operaio artigianale, una trentina di aziende si sono insediate da anni nell'attrezzata zona artigianale e alcune società si procurano lavoro fuori Comune. Sono attive numerose aziende agricole ed edili a conduzione familiare; la presenza del terziario è debole. La quasi totalità delle famiglie gode di una condizione economica dignitosa, la realtà socio-culturale è modesta, seppur provvista di una sua specifica cultura. Le famiglie, se invitate a collaborare, dimostrano un atteggiamento di disponibilità nei confronti della scuola e affiancano gli insegnanti nei momenti di difficoltà dei loro ragazzi e nel compito educativo. Alla scuola, che opera in tale contesto, è demandato il compito di ampliare le conoscenze dei ragazzi, di stimolare interessi e curiosità per promuovere anche una serena, rispettosa ed equilibrata vita di relazione. Con le medesime finalità operano sul territorio l’Oratorio parrocchiale, la Biblioteca comunale, la Pro Loco , la Società calcistica, il Gruppo di volontariato dell’Auser, ed altri che organizzano attività ricreative per ragazzi e adulti oltre ad alcune Associazioni sportive (pallacanestro, karaté, danza, …).

I principali bisogni educativi dei ragazzi del territorio sono:

A) Il bisogno di sicurezza, di essere ascoltati, di esprimersi, di comunicare.

B) Il bisogno di modelli di riferimento stabili, autorevoli, socialmente e moralmente validi, che nella loro pluralità e diversità siano in grado di garantire una certa uniformità di intenti e di atteggiamenti comportamentali.

C) Il bisogno di regole per sé e per vivere insieme agli altri.

D) Il bisogno di essere educati all'impegno e al senso di responsabilità.

E) Il bisogno di strumenti culturali che aiutino a conoscere, decodificare e comprendere la complessa realtà circostante, per essere poi in grado di intervenire su di essa operando scelte consapevoli.

F) Il bisogno di vedere riconosciute le proprie capacità attraverso proposte educative aperte, che diano ad ognuno la possibilità di soddisfare interessi e sviluppare attitudini.

Le aspettative dell'utenza sono riconducibili a tre esigenze fondamentali:

A) Tempo - scuola e servizi in sintonia con l'organizzazione interna alla famiglia.

B) Formazione culturale valida sia in rapporto alle richieste della società contemporanea e della realtà economica locale, sia in rapporto all'inserimento nella Scuola superiore.

C) Azione coadiuvante nella prevenzione dei comportamenti devianti.

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